Le vie di Mantova profumano di Gonzaga e sbrisolona, di Virgilio e di tortelli.
Perché Mantova è così, un luogo dove la storia si mescola con la tradizione culinaria, una città che sembra provincia, come un borgo espanso.
Mantova è una vera e propria raccolta, un’antologia della storia rinascimentale italiana.
In questo articolo troverai un itinerario suggerito su cosa vedere a Mantova in un giorno!
Cosa vedere a Mantova in un giorno: itinerario consigliato
L’itinerario che ti suggerisco è semplice, come una linea retta.
Infatti, a parte qualche piccola deviazione, il percorso per visitare Mantova in un giorno è proprio una lunga linea retta che attraversa la città. Partiremo dal Castello di San Giorgio a Nord per finire con Palazzo Te più a Sud.
Ti consiglio di partire dalla zona nord di Mantova, quella che costeggia il lago.
NON SAI DOVE PARCHEGGIARE? Se arrivi con l'auto, lascia il mezzo al parcheggio Campo Canoa, da qui potrai poi attraversare a piedi il Ponte di San Giorgio per goderti il perfetto panorama della città. In alternativa prendere la navetta gratuita che ogni 12 minuti porta dal parcheggio al centro città.
Hai attraversato il ponte? Partiamo dunque con la prima tappa di questo tour virtuale: Il Castello di San Giorgio.
Castello di San Giorgio
Lo vedrai subito. Impossibile che ti sfugga alla vista il maestoso Castello di San Giorgio, imponente esempio dello sfarzo mantovano all’epoca della famiglia Gonzaga.
Costruito nel 1395, il Castello di San Giorgio divenne residenza della ricca e potente famiglia Gonzaga dopo essere stato inizialmente utilizzato al solo scopo difensivo.
Effettivamente, a vederlo dall’esterno così severo e austero, circondato da un ampio fossato, non sembrerebbe essere stato il fulcro della vita, delle arti e dello sfarzo che per secoli contraddistinse i Gonzaga.
Entrando però, l’opulenza ha il sopravvento sulla rigidità militare dell’esterno.
Arazzi, dipinti, statue e arzigogoli riempiono le stanze e i corridoi del Castello fino a terminare nella sua stanza più famosa: la Camera degli Sposi dipinta da Andrea Mantegna.
La biglietteria si trova presso il vicino Palazzo Ducale in Piazza Sordello. Per evitare lunghe code ti consiglio di prenotare sul sito ufficiale che trovi qui, potrai prenotare in un orario preciso in modo da organizzarti la tua giornata di visita al meglio.

Piazza Sordello
La stai calpestando. Infatti l’uscita del Castello di San Giorgio si trova proprio sulla piazza. Piazza Sordello è un ampio spazio rettangolare circondato da opere e palazzi di momenti storici diversi che convivono uno a fianco all’altro. Il più antico? I resti di antiche case romane situate in una zona archeologica (ma pubblica) in un angolo della piazza.
Sontuosi palazzi come il Palazzo Ducale e il Palazzo Vescovile fanno da perimetro alla piazza mentre il Duomo di Mantova troneggia nella sua severità.
Insomma, Piazza Sordello è un contenitore di storia nel centro di Mantova.
Se ti può essere utile, in questa piazza potrai trovare l’ufficio del turismo.

Cosa vedere a Mantova in un giorno: Palazzo Ducale
Il più grande complesso museale italiano. Palazzo Ducale svetta in Piazza Sordello come l’Everest nell’Himalaya.
Si divide in Corte Vecchia e Corte Nuova oltre che i giardini (tra cui quello gratuito da cui si accede dalla porta del palazzo).
Se sei un appassionato/a di arte non puoi perderti gli interni con camere maestosamente affrescate, in tal caso dovrai però rinunciare a qualcos’altro se hai solo un giorno a disposizione, in quanto la visita richiede qualche ora.
Se non sei un esperto cultore delle arti, come noi, ti consiglio di ammirarlo da fuori e proseguire l’itinerario verso la prossima tappa.

Torre della Gabbia
Prima di raggiungere Piazza delle Erbe fai una piccola deviazione (2 passi di numero) e imbocca Via Cavour. Alza il naso e vedrai la Torre della Gabbia.
Cosa c’è di strano? Quella gabbia sospesa nel vuoto era una sorta di gogna dove venivano lasciati i colpevoli nel medioevo a espiare le proprie colpe per un medio/breve periodo di tempo.
Il meno fortunato fu un borseggiatore che visse sospeso nel vuoto per ben 3 mesi!

Piazza delle Erbe
La mia preferita. Imbocca Via Broletto (non ti puoi sbagliare, il flusso di persone transita da qui) e dopo pochi metri arriverai a Piazza delle Erbe.
La Piazza fu il fulcro nevralgico nell’epoca medioevale, del rinascimento ma anche dei tempi moderni, Piazza delle Erbe si può definire l’ombelico di Mantova.
L’occhio cade subito sulla maestosa Torre dell’Orologio e ti consiglio di visitarla. La visita dura circa un’ora e avrai la possibilità di ammirare dall’interno il magnifico orologio astronomico che detta il tempo a Mantova dal 1473.
La Torre dell’Orologio è molto più che un elaborato “campanile”: dettava i tempi e le fasi lunari per le raccolte, le semine, partire per viaggi e tutto ciò che nel medioevo era considerato utile.
Al suo interno, il Museo del Tempo racconta con una mostra fotografica la storia del tempo, sia in maniera storica sia in maniera empirica e filosofica. E poi dall’alto della torre la vista su Mantova è splendida!

Piazza delle Erbe ospita anche il Palazzo della Ragione.
Sai perché si chiama così? Perché era il luogo dove si discutevano le diatribe a Mantova e si faceva così “ragionare”.
Vedrai ancora la circolare Rotonda di San Lorenzo, una chiesa costruita per volere di Matilde di Canossa. Devi sapere che la Rotonda ha una storia decisamente travagliata. E’ stata infatti sconsacrata per un periodo e utilizzata come magazzino e poi, una volta scoperchiata, utilizzata come cortile privato.
L’ingresso è a offerta libera e l’interno, così mistico e spoglio, merita senz’altro una visita.

TI E' VENUTA FAME? Ad occhi chiusi ti consiglio Il Salumaio - Bottega con tavoli. Si trova in una via adiacente a Piazza delle Erbe ed è gestita da una famiglia mantovana. La specialità sono i tortelli alla zucca e i tortelli amari fatti rigorosamente a mano. Una vera chicca!
Con la pancia piena ammira la Casa del Mercante, che non passa certo inosservata a Piazza delle Erbe. La vedrai subito, incastonata tra gli altri palazzi. Si tratta della casa del mercante di tessuti Giovan Boniforte da Concorezzo, che male non se la passava nel lontano 1455.
Ti consiglio di non perdere, sempre affacciata su Piazza delle Erbe (quante cose su questa meravigliosa piazza!) la Concattedrale di Sant’Andrea.
A mio parere decisamente più intensa e coinvolgente del Duomo di Mantova, La Concattedrale di Sant’Andrea fu costruita da Leon Battista Alberti e al suo interno ospita stupendi dipinti del Mantegna nonché reliquie sacre. L’architettura poi, ti lascerà a bocca aperta.
Cosa vedere a Mantova in un giorno: Palazzo Te
Continua la tua linea retta attraverso Mantova imboccando Via Roma da Piazza delle Erbe fino a che non arriverai a Palazzo Te.
Un sontuoso palazzo ideato e realizzato dal famoso architetto rinascimentale Giulio Romano per Federico II Gonzaga tra il 1525 e il 1535 come “pied à terre” lontano dai rigidi impegni di corte così da concedersi gli ozi e il relax che (poverino) non aveva.
Se si pensa che il suddetto Gonzaga morì solo 5 anni dopo la costruzione di Palazzo Te possiamo dedurre che non si godette più di tanto la “seconda casa” fatta apposta per lui.
Costruito in stile romanico da fuori il palazzo è circondato da un curato giardino dagli ampi spazi fatti proprio per dare l’idea di grandezza e forza.
L’interno conserva affreschi di forte impatto scenico, da non perdere la Camera dei Giganti con ancora leggibili le firme dell’occupazione dei lanzichenecchi nel 1631 e la Camera di Amore e Psiche, dove leggerai sulla parete il vero motivo della costruzione di Palazzo Te: “l’onesto” ozio del principe”.
Ecco terminato il tour di “cosa vedere a Mantova in un giorno“.
Sei stanco/a o sei ancora un fiore pronto/a per una serata? Nel caso tu avessi “un fisico bestiale” ti consiglio senza ombra di dubbio il ristorante “Sucar Brusc” in Via Cavour, 49. Piatti della tradizione rivisitati in chiave moderna. Un’eccellenza gastronomica mantovana.
Stai progettando un’altro week end in Lombardia? Non perderti il nostro articolo su Fortunago, uno dei borghi più belli d’Italia situato tra i vitigni dell’Oltrepò pavese.
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