Prima regola: non chiedere a un fiorentino cosa c’è di bello a Siena.
Difficilmente, infatti, un abitante di Firenze ti dirà che Siena è una meravigliosa città medievale.
Questo perché esiste una mai sopita rivalità tra le due città toscane, per dei fattucci successi pochi anni prima, nel 1200 circa.
Ma siccome io non sono fiorentina, in questo articolo ti racconto cosa vedere a Siena in un giorno, in un itinerario su misura per chi ha poco tempo.
Se hai a disposizione qualche giorno in più, non perderti i Colli Senesi, la Toscana più vera te la racconto in questo articolo.

Cosa vedere a Siena in un giorno: come arrivare
Siena, come tutte le città medievali, è una città complessa da girare in auto.
Se hai scelto di utilizzare la macchina, ti consiglio di parcheggiare fuori dalle mura cittadine. Questo perché il centro storico è totalmente zona a traffico limitato (ZTL) e ad attraversarlo si rischia di incorrere in multe salate.
Poco male, Siena mette a disposizione diversi parcheggi poco distanti dal centro storico. Nel caso tu abbia deciso di soggiornare in città, avrai diritto a degli sconti sulla tariffa giornaliera (chiedi il QR code al tuo hotel per pagare la cifra scontata).
I parcheggi più comodi per visitare il centro città sono:
- Il Duomo;
- Il Campo;
- San Francesco;
- Santa Caterina.
Tutti i parcheggi hanno un costo di circa 2,00 € l’ora con un forfettario per l’intera giornata.
Sono presenti anche dei parcheggi gratuiti più lontani se preferisci, ti lascio qui il link del sito ufficiale con tutte le informazioni necessarie per non perdere troppo tempo!
Se valuti il treno invece, devi sapere che Siena non si trova tra le principali direttrici ferroviarie. Pertanto ci sono treni diretti per Firenze e per Grosseto, e da lì potrai raggiungere con altri treni le principali città italiane.
La stazione si trova un po’ lontano dal centro storico, a circa 2 chilometri. Una scala mobile sale nei pressi di Porta Camollia.

Cosa vedere a Siena in un giorno: Piazza del Campo
Qualunque sia la tua scelta, abbassa gli occhi e dirigiti a passo spedito verso Piazza del Campo.
Sarà da qui che partiremo con il nostro itinerario. Dal fulcro nevralgico di Siena.
Devi sapere che Piazza del Campo è l’unico luogo senese non appartenente a nessuna contrada che, come tutti ben sanno, vivono in un eterna competizione.
Nei giorni antecedenti il 2 Luglio e il 16 Agosto la famosa piazza cambia il suo aspetto. La pavimentazione (del 1300!) viene coperta di tufo per accogliere cavalli galoppanti, fantini avidi di vittoria e puzzolente cacca di cavallo per la sfida delle sfide: il Palio.
Tolto questi 2 specifici momenti dell’anno la piazza è un grande spazio in discesa racchiuso da imponenti e importanti palazzi.
Migliaia di turisti la calpestano ogni anno, desiderosi di assaporare la storia che trasuda dalla piazza e difficilmente si resta delusi.

La tua attenzione cadrà sulla Fonte Gaia, nella parte alta della piazza. Un’imponente fontana che sgorga acqua di un antico acquedotto sotterraneo, tutt’ora funzionante. A dispetto del nome non sgorga acque gioviali ma l’ampollosità di questo monumento attira gli occhi di tutti i presenti.
La festa di statue della fontana è una riproduzione dell’originale, che si trova nel museo di Santa Maria della Scala.
Al centro della piazza degno di nota è il Palazzo Pubblico, sede del Comune e del Museo Civico. Se hai più di un giorno ti consiglio di visitarlo, le sue sale affrescate sono un bignami della ricchezza toscana. La vicina Torre del Mangia ti permetterà di vedere, se decidi di affrontare i 400 scalini, una panoramica stupenda su tutta la città.

Il Duomo
Da Piazza del Campo imbocca Via di Fontebranda (o, semplicemente, segui il flusso di persone) e svolta subito a sinistra per Via di Città. Poco più in là arriverai sul retro dell’opera più maestosa di tutta Siena: il Duomo di Siena o Cattedrale di Santa Maria Assunta.
Il Duomo sembra inserito come uno strano Tetris tra le strette vie di Siena e, a dirla tutta, non è che si sposi benissimo con l’architettura generale della città.
Non fraintendermi, è bellissimo, probabilmente una delle cattedrali gotiche più belle e imponenti al mondo è solo che…è come se in un grazioso appartamento arredato in stile montano ci mettessero dentro, proprio in salotto, un grande quadro raffigurante un’isola tropicale. Suonerebbe strano no?!
Ma torniamo al Duomo. Sfacciatamente juventino, le pareti esterne sono un alternarsi di bianco e nero tranne che per la maestosa facciata, un esplosione di statue e intarsi nel marmo, tanto da non lasciare nulla al caso, tutto è lavorato nei minimi dettagli.
Affronta la coda, vale senz’altro la pena, e visita gli interni. Per evitare perdite inutili di tempo, puoi acquistare i biglietti in anticipo sul sito ufficiale. Scegli tu il tipo di biglietto che preferisci, potrai scegliere cosa vedere e cosa tralasciare. Verrà fornita anche una preziosa audioguida (per chi ci segue sa che noi siamo dei fans delle audioguide!).
L’interno del Duomo è diviso in diversi ambienti.
La Cattedrale (ça va sans dire) con un pavimento unico nel suo genere, 171 busti di papi e uno stile ancora tutto juventino, la Libreria Piccolomini con gli affreschi del Pinturicchio, il Museo dell’Opera, la Cripta, il Battistero, il Facciatone, dove vedere un panorama da capogiro e la Porta del Cielo. Non farti ingannare dal nome, quest’ultima non è un’anticamera per la miglior vita, ma un percorso tra i sottotetti della cattedrale che ti farà fare una visita inconsueta al Duomo (da non perdere, ma solo se non soffri di vertigine o di claustrofobia).

Basilica di San Domenico
Visto che abbiamo solo un giorno quando uscirai dalla tua visita al Duomo ammira dall’esterno, di fronte a te, il Complesso Museale di Santa Maria della Scala. Usato per millenni per dare assistenza ai pellegrini che percorrevano la Via Francigena ora un ricco contenitore di storia italiana. Se hai a disposizione più giorni, non esitare a visitarlo.
Dirigiti poi, attraversando le viuzze piene di turisti e di ristoranti (lo dico nel caso ti fosse venuta fame!) verso Piazza San Domenico. Una basilica austera e imponente che, a dispetto del nome, è famosa per un’altra santa, Santa Caterina, in quanto era solita frequentare questo luogo (San Domenico fatti da parte che Santa Caterina vince!)
Ogni anno migliaia di fedeli si recano in questa basilica in segno di devozione per offrire le loro preghiere. Lo fanno verso il tabernacolo che contiene, da oltre sei secoli, alcune reliquie. La testa della santa in una teca mentre poco più in là il pollice e il cilicio con il quale (allegria!) era solita flagellarsi.
Cosa vedere a Siena in un giorno: Fontebranda
Siena è una città anomala. Non è bagnata dall’acqua. Per ovviare a questo problema gli ingegneri crearono una rete di 25 chilometri di acquedotti che ancora oggi alimenta la città direttamente dalle fonti trovate.
Fontebranda è la fonte più antica, risale infatti al 1081, e le sue acque di un blu ipnotico richiamano ogni anno i turisti.
Perché visitarla? Perché è un suggestivo vascone blu che trasuda storia.

Nell’articolo Cosa vedere a Siena in un giorno ho semplicemente cercato di racchiudere il cuore attrattivo di questa città medievale dove talvolta il tempo sembra essersi fermato.
Siena è senza tempo. Ti ho descritto un itinerario da “manuale” per conoscerla se non hai molto tempo. Ma non ti ho detto la mia su questa città.
Mi è piaciuta? Sì.
Ho avuto però l’impressione, come spesso accade nelle città più turistiche, che stia lentamente perdendo la sua identità di cittadina medievale. Il tutto per lasciare spazio ai soldi, portati dal grande flusso di turisti. E così tutto sembra un po’ costruito, forzato. Tranne i monumenti, quelli li regala la storia, e rimangono lì intatti nei secoli.
La Toscana ti ha trafitto il cuore? Non perderti un itinerario tra le strade bianche del Chianti!
Come sempre facciamo e consigliamo, perditi tra le sue vie, prendi le strade più solitarie, segui l’istinto.
Solo così le città che vediamo non vengono solo violate da noi turisti ma in qualche modo, mi piace pensare, vengono capite.