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Petra e il suo Tesoro

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Il Tesoro di Petra

L’arenaria tra il rosso e il dorato è quasi accecante.

Percorrendo uno stretto canale tra le rocce desertiche si intravvede poco oltre una luce netta.

Pochi passi e…davanti agli occhi si scorge uno dei monumenti più famosi del mondo: il Tesoro di Petra, un sepolcro intagliato nella pietra.

Il Tesoro visto dal Siq

Il Tesoro visto dal Siq

Un po’ di storia

Petra nasce grazie alla popolazione dei Nabatei, una tribù nomade,  intorno al VI secolo a.c. Ne divenne un sito di cultura e importanti commerci.

Le tombe e le costruzioni più importanti, come il famosissimo Al-Khazneh, il Tesoro, sono infatti capolavori di maestria nabatea.

Fu poi conquistata dai romani intorno al 100 d.c., arricchendo il sito con la costruzione della strada colonnata.

Tombe nabatene

Tombe nabatene

Nonostante la grande ricchezza architetturale del sito, Petra venne abbandonata a seguito di terremoti che ne danneggiarono gran parte delle costruzioni.

Ne divenne riparo per beduini per molti secoli, che ne tennero nascosta al mondo la bellezza dell’antica città.

Fu un esploratore svizzero, Ludwig Burckhardt che nel 1812 riuscì a penetrare nel sito, fingendosi un santone musulmano, a riscoprire la magnificenza del luogo.

Da allora, Petra è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1985 ed è considerata tra le sette meraviglie del mondo moderno.

Quello che è e quello che fu

Quello che è e quello che fu

Cosa vedere

Ancora oggi, il sito è raggiungibile solo a piedi o a cavallo.  Per persone con difficoltà motorie vengono messe a disposizione delle carrozze.

Percorrere il Siq, ovvero la lunga e stretta gola fra pareti alte 200 metri, è un’esperienza unica.

Si tratta di un corridoio creatosi dai terremoti che sfocia in fronte al Tesoro, la costruzione più d’impatto del sito archeologico.

Il Tesoro di Petra

Il Tesoro di Petra

Tutto intorno sono presenti circa 800 monumenti, tra cui molte tombe, un anfiteatro, la strada  colonnata e l’altura del sacrificio.

Un buon modo di vedere Petra, è munirsi di una buona guida cartacea ed inoltrarsi da soli nell’area.

Ciò permette di entrare nei luoghi più  solitari del sito, e immaginarsi esploratori alla ricerca di nuovi reperti.

Già, perché Petra ha ancora molto da essere scoperto, e vi capiterà di vedere luoghi chiusi al pubblico perché una qualche università del mondo sta approfondendo delle ricerche.

Da sapere

Vi capiterà di vedere molte persone con dei muli pronti ad offrire il servizio di trasporto a carico del povero animale.

Sono molti i cartelli che invitano i turisti, nel caso vedessero dei maltrattamenti agli animali, di segnalarlo alle autorità di controllo che vigilano il sito.

Tali cartelli non possono non far pensare che episodi di maltrattamenti ce ne sono certamente stati, ed i muli non sembrano tenuti in ottime condizioni.

Muli a Petra

Muli a Petra

Aggiungo anche che mi è capitato di vedere persone in forte sovrappeso salire in groppa al malcapitato mulo e farsi trainare fino all’Altura del Sacrificio.

Una passeggiata al posto dell’utilizzo dell’animale è sicuramente un consiglio che mi sento di dare.

Nel percorso principale che si snoda tra i monumenti, sono molte le bancarelle con monete e strani oggetti estremamente rovinati. I venditori giureranno che sono reperti risalenti al periodo nabateno o romano che loro hanno trovato girando nel luogo.

Sono dei falsi, anche se spergiureranno il contrario.

Petra by Night

Il sito è aperto anche di sera. E’ possibile fare una suggestiva passeggiata di circa due ore dove si percorre il Siq illuminato da moltissime candele per arrivare nello spiazzo davanti al Tesoro. Lo spiazzo è totalmente cosparso di candele e uno spettacolo cantato chiude la serata.

Petra by night

Petra by night

1 commento

francesca 20 Agosto 2019 - 11:08

Io ho trovato lo sfruttamento di asini e cavalli a Petra davvero vergognoso. Per non parlare delle centinaia di randagi, sia cani che gatti. È una cosa che mi ha lasciata davvero scossa e di malumore

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